SEO internazionale: come posizionare il tuo sito web all’estero

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Che l’attività SEO rappresenti un fondamento che può incidere positivamente sul successo di un’azienda dando a quest’ultima una marcia in più rispetto ai suoi diretti concorrenti non è un segreto, ma un fatto ben noto. Da diverso tempo ormai le aziende grandi e piccole si affidano a web agency come KMA e a professionisti esperti del settore SEO per contribuire a migliorare la visibilità della propria azienda. Il che si riflette anche sulle vendite e su tutto il settore del marketing. Più si lavora sul lato SEO della propria attività e maggiori risultati si riescono a raggiungere in termini di vendite o lead e abbattimeno dei costi di campagne sponsorizzate. Tuttavia, l’approccio a questo particolare settore è differente in base al Paese in cui operare. Questo poiché esistono numerose differenze tra i differenti motori di ricerca utilizzati all’estero, le dinamiche legate alla concorrenza e altri fattori che possono incidere sulle modalità di analisi e relativo intervento. Quali sono queste differenze? Perché è utile saperne di più del SEO internazionale senza limitarsi unicamente alle particolarità SEO del Bel Paese? Cercheremo di comprenderlo insieme evidenziando alcuni aspetti in questo articolo.

I Motori di Ricerca

In Italia siamo abituati a pensare che Google sia il motore di ricerca universale valido proprio per tutte le nazioni. Tuttavia, ci sbagliamo grandemente, anche se Google rappresenta comunque il motore di ricerca più utilizzato sul pianeta. In pochi sanno, difatti, che in Paesi come la Russia e la Cina vengono utilizzati altri motori di ricerca. Yandex, per esempio, è preferito dalla stragrande maggioranza dei cittadini russi, che lo usano più di Google. Nel Paese del Dragone, invece, il motore di ricerca più utilizzato si chiama Baidu ed è completamente in lingua cinese, anche se per molti aspetti simile a Google. Secondo le statistiche riportate da Netmarketshare.com, inoltre, Baidu è il 3° motore di ricerca più utilizzato al mondo. In Giappone, invece, il motore di ricerca più usato è Yahoo! Japan (esso gode dell’attenzione di più del 50% dei navigatori giapponesi, mentre a Google resta all’incirca il 35%). Google fornisce comunque i propri risultati di ricerca a Yahoo! Japan, motivo per cui i risultati sono pressoché uguali. In Corea del Sud domina Naver, con oltre il 70% di utilizzi. Per quanto riguarda Bing, il suo utilizzo è superiore che in Italia principalmente in:

  • Stati Uniti (con il 33%);
  • Inghilterra (26%);
  • Taiwan (24%);
  • Francia/Hong Kong a pari merito con il 19%.
    [Dati della ricerca Microsoft pubblicata nel periodo giugno-luglio 2017]

I Nomi a Dominio

Vivendo in occidente siamo abituati a pensare che basti un nome in inglese per dare al sito una visibilità internazione. Tuttavia, allontanandosi dalle realtà occidentali, si scopre che i nomi inglesi potrebbero non essere efficaci per altri paesi (come per quelli dell’Est Europa o quelli dell’Asia) e che alcune estensioni non sono gradite alle directory nazionali e sono ritenute sospette dagli utenti. Se non si presta abbastanza attenzione a questo tipo di fattore, si rischia presto di diminuire l’efficacia del SEO e d’incidere negativamente nel CTR dei risultati in SERP. Pertanto è sempre utile valutare quale nome ed estensione utilizzare. Certo, nel caso di un cambiamento di dominio da paese a paese si dovrà ripartire da zero svolgendo tutto il lavoro di rilancio del brand nel mercato di destinazione, ma è indubbio che con un nuovo dominio pertiente a ricerche degli utenti si potranno realizzare dei risultati migliori nel campo SEO nel breve periodo. Sempre più spesso le startup digitali utilizzano nomi che non appartengono al vocabolario di nessuna lingua in particolare, privilegiando l’unicità e originalità del brand. Come scegliere il nome migliore per ottimizzare la visibilità nei risultati di ricerca? Il consiglio migliore è quello di affidarsi a dei professionisti del naming.

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I problemi dello stesso dominio per diversi paesi

Qualora il sito avesse un unico dominio destinato ai paesi di zone geografiche diverse, si dovrebbero adottarele best practice per evitare problemi d’indicizzazione. Per una corretta categorizzazione dei contenuti multilingua è consigliabile l’implementazioe dell’hreflang, utile per comunicare al motore di ricerca che la pagina di navigazione è destinata prevalentemente a uno specifico target, ovvero a un pubblico specifico, che parla una certa lingua e così via. Altresì, per evitare i vari problemi derivanti dalla destinazione del sito ad aree geografiche differenti, si potrebbe adottare indicazione singole sitemap per ogni lingua. Quando parliamo di sitemap, intendiamo un file .xml che contiene diverse info relative al sito. Questi dati vengono comunicati al motore di ricerca e comprendono alcune info importanti, come l’url del sito, la frequenza di aggiornamento, la data di ultima modifica e così via.

Differenza di prezzo dei servizi SEO in Italia e all’estero

Le attività SEO che hanno l’obiettivo un buon posizionamento tra i risultati di ricerca in su paesi al di fuori dall’Italia possono essere molto più costosi che per il nostro paese. Questa differenza deriva dalle diverse specifiche di lavoro. Per esempio, se si volesse aumentare la quantità di parole indicizzate, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di creare e gestire un blog, tuttavia, la spesa per la creazione di ogni singolo post potrebbe essere più alta che per la stesura di articoli in lingua italiana. Potrebbero naturalmente incidere i costi di traduzione ma talvolta non è possibile realizzare una vera e propria traduzione. In questo caso acquistare i servizi di un abile copywriter inglese, russo o americano può raddoppiare o triplicare i costi di un blog realizzato per l’Italia.
I costi differenti, inoltre, variano anche per altre attività di promozione, come i guestpost, i backlink, tutto il settore del PR marketing e così via. Si tratta sicuramente di attività importanti, in quanto permettono di trasferire influenza, mediante mezioni e citazioni, da siti esterni al sito principale da posizionare.
Per poter valutare correttamente la convenienza di questo tipo di attività è in ogni caso doveroso valutare il valore di menzioni e backlink in relazione al sito che li ospita utlizzando i diversi strumenti e tool che il web ci mette a disposizione.

Tool SEO italiani Vs Tool internazionali

Ciò che è valido per l’Italia non sempre è valido anche per l’estero e questo riguarda in modo particolare gli strumenti di monitoraggio e di analisi. Strumenti come SEOzoom, in grado di fornirti dei risultati molto precisi per quanto riguarda l’analisi di Google Italia, potrebbero non essere così efficaci per il monitoraggio di combinazione di parole chiave nel resto dell’UE o in atrli paesi. Per approcciarsi correttamente ai mercati differenti dall’italiano occorre utilizzare anche gli strumenti adatti allo scopo. Bisogna capire, che i mercati dell’estero hanno delle particolarità differenti rispetto a quelle italiane. Cosa, quindi, bisogna fare? Per svolgere l’attività SEO in modo corretto anche per l’estero, occorre utilizzare dei tool di analisi internazionale. Tra i principali ed i più utilizzati: Ahrefs, SEMrush e Majestic SEO. Ovviamente vi sono anche molti altri tool utili per tutte le aziende italiane che vogliono aggredire i mercati internazionali sui rispettivi motori di ricerca.

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Quella che invece viene definita “SEO tecnica”, ovvero l’attività SEO maggiormente legata all’ottimizzazione della struttura e del codice del sito, non presenta particolari differenze da paese a paese. I vari errori che possono verificarsi nella gestione e creazione di contenuti di un sito non sono determinati tanto dalle differenze linguistiche o culturali, quanto dalla struttura del sito stessa e dalla mancata conoscenza di alcuni concetti basilari.

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Francesco Magistro

Francesco Magistro consulente seo e sem, formatore e co-fondatore della web agency KMA di Roma. Mi occupo web marketing dal 2005 offrendo le mie competenze a professionisti e imprenditori, da allora la SEO e in generale le strategie di marketing online non stancano di appassionarmi.